Don't take it too seriously, live on a trip !

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lunedì 13 giugno 2011

Il rugby e il suo capitano

(Premetto che queste poche righe le scrissi in un momento di esaltante euforia rugbystica, nell'ottobre del 2004, quando capitan Totti si permise di sputare in faccia all'arbitro e, in generale, il calcio ed i suoi attori, stavano attraversando un periodo non proprio illuminante).


Il capitano non e' colui che guadagna di piu', non e' il più popolare e nemmeno il più bello, non e' il più telegenico o colui che sa esprimersi meglio. 
Il capitano non tocca MAI l'arbitro se non per dargli la mano a fine partita, non gli rivolge mai la parola se non espressamente richiesto.
Il capitano e' Il Capitano per i suoi ragazzi, a giocare nel proprio ruolo e, in più, a caricarsi virtualmente sulle spalle quelli che, in momenti della partita, potrebbero presentare cenni di cedimento fisico o psichico.
Essere il capitano comporta una pesante responsabilità e, a volte, il capitano preferirebbe non essere il capitano. 


Questo e' essere Il Capitano!

giovedì 9 giugno 2011

Intro


Vi racconterò da appassionata e non

da tecnica (come tradisce il titolo del mio blog) e documenterò la Rugby World Cup 2011 (o New Zealand twenty 11 come amano chiamarla i padroni di casa).
Sarà la mia terza W. Ellis Cup al seguito dell'italrugby.


Premesso che il mondo e' ovale (e non lo dico io ma ben più illustri signori) e gira intorno al proprio asse, non possiamo che osservarlo, o meglio ammirarlo, per come si presenta: mutevole.
Esistono infiniti punti di vista.